Articolo cortesia Dott.ssa Sonia Catalini ERYT 350 – Roma
Articolo scritto dalla Dott.ssa Pasqualoni
L’ evoluzione della ricerca in neuroscienze,grazie soprattutto alle neuroimaging, consente di postulare delle connessioni tra lo yoga e i processi mentali che sottendono gli effetti che la disciplina ha per il benessere dell’individuo sano e per l’efficacia nei soggetti affetti da patologie neurodegenerative e psicologiche.
Dalla nostra esperienza, l’integrazione di un percorso personalizzato con lo yoga nel trattamento di soggetti sani e soggetti con malattia di Parkinson o con fibromialgia o ancora con cefalea mista o con disturbo d’ansia generalizzato o con disturbi alimentari , fino ai disturbi psicotici, ha mostrato una notevole efficacia .
L’integrazione dei saperi degli specialisti in neurologia e psichiatria coinvolti con la maestra di yoga Sonia Catalini, ha permesso di stabilire un percorso condiviso e una valutazione non solo soggettiva ma clinica dei soggetti.
Da qui è nata la necessità di trovare un correlato scientifico e di progettare un protocollo di ricerca per la verifica dello stesso.
L’obiettivo ultimo è quello contribuire alla formulazione di un razionale scientifico della disciplina che superi il dualismo tra la spiritualità dell’oriente e la corporeità dell’ occidente , un occidente dove lo yoga potrebbe essere svilito al ruolo di fitness perdendo la grande opportunità di essere una risorsa di inestimabile valore .
Pertanto il Dipartimento di Neuroscienze Sociale dell’Istituto Superiore di Sanità ha inserito nel convegno del 30 Ottobre 2019 una relazione congiunta della maestra Sonia Catalini e della Dott.ssa Valeria Pasqualoni, neurologa , psichiatra,psicoterapeuta sulla tematica .
Abbiamo quindi voluto, dopo aver presentato i dati della letteratura scientifica sull’efficacia dello yoga nelle patologie di cui sopra, porre l’attenzione su alcuni elementi fondamentali per capire come la disciplina influenzi i processi mentali.
La respirazione è stata messa in relazione non solo classicamente all’attività del sistema nervoso autonomo, ma all’attività dei gruppi neurali del bulbo olfattorio e in particolare ai neuroni percettivi delle mucose olfattive, quindi dell’intervento di attivazioni neurali che hanno connessioni sulle aree delle emozioni e del sistema immunitario.
Gli asana sono stati collegati alla scoperta dei neuroni specchio e dei neuroni canonici , in particolare si è valutato ,nell’ipotesi di Gallese et Al, il ruolo dell’azione del corpo e della percezione nella significatività non solo dello stesso ma degli altri e del mondo.
Pertanto sono state indicate le correlazione tra propriocezione e atto motorio nella costituzione del sè corporeo quale elemento fondante dell’intersoggettività e della intersoggettività.(V.Gallese, Corpo vivo,simulazione incarnata e intersoggettività).
Durante la relazione tutti i partecipanti sono stati guidati ad effettuare degli asana e a valutare l’effetto sul proprio stato emotivo quindi,essendo un pubblico di esperti, di effettuare una relazione immaginaria guidata dai relatori con l’attivazione dei gruppi neurali coinvolti nella posizione.
Infine si è esplicitato il protocollo di ricerca e le valutazioni neurofisiologiche, neuropsicologiche soggettiva e clinica , neuro cognitive previste.
Sonia Catalini Insegnante e Formatrice Yoga proprietaria della Scuola Sarita con sede a Roma