Chandra Namaskar Saluto alla Luna

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Chandra Namaskar Saluto alla luna di Raul Pilotti

Ricordo sempre con piacere e stupore l’episodio della settimana bianca con i miei
compagni dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica. Era una splendida notte di Luna
piena di circa ventisette anni fa e il mio unico desiderio era di recarmi, camminando in
mezzo alla neve, su alla diga e rimanere a meditare e a caricare le mie pietre ai raggi di
quel fantastico globo lunare. I professori, erano preoccupati per me, mi fecero seguire in macchina ed alla fine mi raggiunsero alla diga.

Ancora oggi ho la speranza che qualcuno di loro si possa essere reso conto che forse sarebbe stato molto meglio preoccuparsi di tutti gli altri miei compagni che andarono in discoteca, si ubriacarono fino a vomitare e a denudarsi sui tavoli del locale, ma sfortunatamente tutto ciò era ritenuto normale persino dai nostri educatori.

Troppo sensibile mi definirono, come se il fatto di essere sensibili sia
una cosa da contenere o da non avere in eccesso, ma questo è un altro discorso.
Chandra Namaskar, il saluto alla Luna ci aiuta a entrare in contatto con la nostra
sensibilità, intuito, con la parte femminile che è in noi e cercare di bilanciarla ed
equilibrarla.

Non esiste una struttura di saluto alla Luna ben definita, così come accade per
il saluto al Sole. Ci sono molteplici e svariati saluti alla Luna anche molto diversi fra di loro.

A me piace pensare che il saluto alla Luna, essendo “femmina”, è molto più variopinto,
colorito, stravagante, mutevole così come sono le donne e la Luna stessa che ha varie
forme e diversa lucentezza e colore a seconda delle sue fasi e della sua vicinanza alla
Terra.

Noi uomini siamo più definibili, inquadrabili, strutturabili, contestualizzabili ed ecco
perché credo che Chandra Namaskar possa da questo punto di vista essere più indicato per “l’uomo che non deve chiedere mai” per sviluppare una maggiore flessibilità, fisica e mentale. Vale lo stesso per la donna in carriera, che, per farsi largo nella giungla moderna, ha dovuto sviluppare più la sua parte maschile tralasciando quella femminile o lunare.

Detto ciò, naturalmente il saluto alla Luna è un ottimo esercizio per chiunque: uomo,
donna, bambino, giovane, anziano. Chandra Namaskar è composto da una serie di esercizi fluidi ed armonici, associati a una corretta respirazione che, come per il saluto al sole, si consigliano di imparare singolarmente per poi coordinarli al respiro.

Personalmente prediligo due tipi di esercizio:
– quello composto da dodici posizioni che, essendo più robusto e completo, associo alla
Luna piena; PURNIMA NAMASKAR.
– quello composto da undici posizioni che, essendo più morbido e ondulato, associo alle
fasi di mezza Luna o di luna crescente e calante; HARDHA CHANDRA NAMASKAR.

Potete praticarlo singolarmente, prima o dopo il saluto al sole, prima di ogni sessione
come esercizio di riscaldamento o come conclusione di una sessione di asana. Non
dimenticate però che ogni asana nello yoga ha un significato ben preciso ed anche il
saluto alla Luna ha radici antiche e profonde.

Produce effetti sia dal punto di vista fisico, migliorando la postura, sia dal punto di vista vibrazionale, contribuendo a calmare la mente e a ripulire i canali energetici, in India conosciuti come “nadi” (nello specifico le nadi più fresche o “lunari”). Ecco spiegato il fatto del perché lo Yoga faccia bene a tutti i livelli, corpo, mente e spirito ed il perché anche i medici cominciano ad accorgersene e a consigliarlo. Comunque la pensiate e per qualsiasi motivo lo pratichiate state lavorando a livello profondo e il grado di penetrazione dell’ esercizio dipenderà dall’intensità della vostra concentrazione.

La Luna smuove le acque e noi siamo costituiti per più del 70% da acqua, così come il pianeta su cui abitiamo. Ci sarà una relazione? Scopritelo da soli praticando quotidianamente.

Non esiste una struttura di saluto alla Luna ben definita, così come accade per
il saluto al Sole. Ci sono molteplici e svariati saluti alla Luna anche molto diversi fra di loro.

Raul Pilotti  Hamsacharya Yoga Alliance®  International/Italia ERYT-1500 Fondatore e Proprietario della Scuola di Formazione Insegnanti www.centroyoga108.it

Raul Pilotti frequenta l’Istituto Superiore di Educazione Fisica dal 1990 al 1993, nel mentre intraprende i primi viaggi in Mexico dove trascorrerà 6 mesi all’anno, dal 1993 al 1998, interessandosi all’astrologia Maya e seguendo un percorso sciamanico con gli indios Huicholes.  Nel 2000 si reca per la prima volta in India dove comincia a studiare yoga e meditazione. Nel 2005 incontra il suo Maestro Yogiraj SatGurunath Siddhanath che, nel 2007, lo insigna del titolo di Hamsacharya, insegnante di Kriya Yoga di Mahavatar Babaji, lo stesso menzionato nel libro di Yogananda “Autobiografia di uno Yogi”. Segue ed aiuta SatGurunath in numerosi seminari in Italia, India, Germania, Inghilterra, Olanda e Stati Uniti. Nel 2009 si diploma insegnante di Hatha Yoga presso la Sivananda Vedanta Academy e diventa Reiki Master. Nel 2010 viene insignito del titolo di Hamsa Kriyacharya.

Yoga Alliance USA segue il nostro esempio

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Yoga Alliance USA segue l’esempio di Yoga Alliance – International Italia e Yoga Alliance – International Australia, ma sarà sufficiente?

Come il basso livello degli Standard stabiliti da Yoga Alliance USA ha influito  negativamente sullo Yoga a livello globale.

Per anni, Yoga Alliance USA ha clamorosamente fallito nel dare la priorita’ alla qualita’ dei propri  Standard. Lo yoga sta pagando un caro prezzo per questo……..

Yoga Alliance USA si è finalmente resa conto del fatto che i loro standard relativi alla formazione degli insegnanti sono miseramente insufficienti.

Si sono arresi alla pressione in aumento dei loro stessi membri, della comunita’  internazionale di yoga e più significativamente  seguendo l’esempio di Yoga Alliance (International Australia), e di Yoga Alliance (International Italia) due organizzazioni con sedi in Australia e in Inghilterra che hanno intrapreso una battaglia fin dall’inizio, per salvaguardare l’insegnamento dello yoga dalla mediocrità e dall’indifferenza. Come leader mondiali del settore nel promuovere l’importanza di elevati standard, Yoga Alliance International Australia e Yoga Alliance International Italia sono entusiasti di vedere questo cambiamento, ma è sufficientemente adeguato?

L’annuncio di Yoga Alliance USA, a Luglio 2019, di avere rinforzato i loro standard, suona come una misura per fermare il divario e ritardare l’inevitabile conclusione che sono stati loro i terribili responsabili della spirale discendente che gli standard dell’insegnamento dello yoga hanno preso.

Attualmente Yoga Alliance USA richiede solamente due anni di esperienza per un insegnante, per poter aprire una scuola di formazione. Così facendo, hanno reso l’accesso delle scuole estremamente facile. Questo ha permesso a Yoga Alliance USA di iscrivere circa 5.000 scuole e un elevato numero di insegnanti (con entrate ricorrenti per più di 5.000.000$). Mentre da un lato si trattava di una grande strategia d’impresa, dall’altro l’impatto che ha lasciato nello yoga, e il suo “Cammino tradizionale” nel complesso, è stato un disastro oltre ogni limite.

Come in tutte le professioni che si rispettino, l’esperienza è una risorsa molto importante che non può essere comprata o affrettata. Formare buoni insegnanti di yoga richiede tempo, saggezza e conoscenza, e tutto ciò può essere ottenuto solo attraverso l’esperienza. Possiamo chiamare questo il “Cammino tradizionale”.

Allontanandosi dal Cammino Tradizionale, lo yoga è diventato sempre più superficiale; la conoscenza e l’esperienza non sono più una parte essenziale di ciò che occorre per diventare un insegnante di yoga. La strada per la scoperta interiore può essere raggiunta solo attraverso il numero di ore di formazione e la guida di qualcuno che ha acquisito sufficiente esperienza e preparazione, per un tempo significativo. Questo è il motivo per cui le nostre organizzazioni Yoga Alliance (Australia, Italia, International e associate) sono state fondate.

Il 1 Settembre 2017, in collaborazione con lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) Yoga Alliance – International Italia e’ stata la PRIMA organizzazione Alliance al mondo a stabilire elevati standard  per corsi di formazione in Italia, Europa e nel  resto del mondo, preceduta dalla “sorella” Yoga Alliance – International Australia a Gennaio 2017.

In Italia, abbiamo aumentato il minimo standard internazionale da 200 a 250 PLUS ore, ciò significa che chiunque voglia formare insegnanti tramite scuole e centri iscritti ai nostri Registri e al CSEN deve necessariamente offrire un minimo di 250 o piu’ ore (da qui il PLUS) di corsi di formazione.

Inoltre, tra le novita’ fondamentali del nostro nuovo schema Standard per tutti i programmi di formazione ci sono – Lo svolgimento del 90% delle ore di attivita’ didattiche frontali in sala, cioe’ ore di effettiva frequenza alle lezioni di cui l’80% nella  presenza di insegnanti ERYT (Experienced Registered Yoga Teacher. Per esempio, corsi di 250 ore richiedono 225 ore frontali, corsi di 300 ore richiedono 270 ore frontali ecc. – Per accedere ai corsi di formazione e’ necessario minimo un anno di pratica yoga continua attestata.

Così facendo, eravamo consapevoli  che solo una parte delle scuole avrebbero implementato i nuovi minimi standard 250 PLUS e che cio’avrebbe limitato il numero delle iscrizioni di scuole e insegnanti ai nostri registri. Ma non essendo le nostre associazioni motivate dai profitti, siamo riusciti a concentrare le nostre energie e risorse per elevare gli standard a livello globale per corsi formativi yoga e le migliaia di utenti che investono elevate somme per diventare insegnanti di yoga.

Siamo certamente entusiasti di vedere il nostro duro lavoro ripagato. Una tra le organizzazioni più grandi del mondo ha finalmente ammesso che c’è un problema con il modello che hanno implementato nel 2000.

Mentre lì sono a metà strada, non è comunque ora di festeggiare. Yoga Alliance USA invece di suggerire un minimo standard accettabile, prefersice continuare ad offrire 200 ore, di cui 160 ore in sala e 40 ore online. Questo non si avvicina ancora per niente a ciò che abbiamo stabilito come standard di base nel 2017. È degno di nota che la Yoga Alliance USA sta usando sempre di più l’aggettivo “professionale”. Sembra come un debole tentativo di dare un apparente supporto agli insegnamenti professionali di yoga, senza avere però nessuna sostanza.

E noi crediamo che innalzare gli standard sia solo una piccola parte della battaglia. C’è un urgente bisogno di fare una campagna educativa di massa nel mondo, per parlare delle crisi che lo yoga sta attualmente affrontando. Il nostro team di esperti ha lavorato duramente per mettere insieme i pezzi e fare in modo che ciò accada, abbiamo investito risorse umane e finanziarie in nuovi prodotti e servizi, per aiutare gli insegnanti che raggiungono gli standard più alti a distinguersi dalla massa.

Yoga Alliance® – Italia International ringrazia la Dott.ssa Elisa Fattore Studente Yoga e Traduttrice per la traduzione dell’articolo sopra

Yoga Alliance e Csen l’unione fa la forza

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YOGA ALLIANCE e IL CSEN:  L’UNIONE FA LA FORZA
La responsabile del Gruppo Yoga Alliance Ltd racconta  le innovazioni apportate nel panorama yoga mondiale e la proficua collaborazione con il CSEN su “VIVERE LO YOGA: Dicembre 2018

Vivere lo Yoga: Yoga Alliance (Italia/International) e C.S.E.N si sono recentemente presentati insieme al Milano Yoga Festival per spiegare in dettaglio le basi d’intesa tra le due organizzazioni che, negli ultimi anni, ha dato adito ad una serie di iniziative volte a migliorare molteplici aspetti nel circuito dello Yoga internazionale e Nazionale. Fra le prime azioni poste in essere vi è stata la necessità del CSEN di equiparare gli standard formativi del settore Yoga (area DBN) a quelli internazionali. A seguire, l’importante decisione da parte di entrambe le organizzazioni di elevare lo standard formativo minimo a 250 ore. Per
queste ragioni abbiamo deciso di intervistare la responsabile
del Gruppo Yoga Alliance Ltd.

D: Yoga Alliance (International/Australia) è stata la prima a introdurre la certificazione  250 plus. Ci può spiegare le motivazioni che vi hanno spinto a fare
questo passo?

R: Innanzitutto, è importante chiarire, una volta per tutte, che gli standard per i corsi
di formazione insegnanti Yoga furono creati nel 1987 dalla International Yoga Federation sotto la Presidenza onoraria della “Lady of Yoga” la grandissima e unica Indra Devi. Successivamente, furono “adottati” (1999) da Yoga Alliance (USA).Con il passare del tempo, e con la crescita esponenziale della pratica Yoga in tutto il mondo, il minimo standard di 200 ore di formazione ha mostrato i suoi limiti, in particolare proprio negli Stati Uniti dove la qualità della pratica e il minimo di ore richieste necessarie per diventare insegnanti yoga è soggetta a molte critiche.

Essendo Yoga Alliance (International/Australia) l’unica organizzazione Alliance al mondo riconosciuta (nel 2015) dall’Ufficio Governativo Australiano dei servizi di
regolamentazione, secondo il Codice di buona pratica del commercio equo
(Fitness Industry), nel Gennaio 2017, il comitato di rappresentanza Yoga
Alliance (International/Australia), ha deciso di introdurre la certificazione
250 PLUS e 500 PLUS per elevare la qualità degli insegnanti yoga, una figura,
che al momento, non è riconosciuta legalmente in nessun paese al mondo.

L’introduzione dei nuovi standard è stata immediatamente accolta positivamente
dalla comunità yoga Australiana e Internazionale perché sopperiva alla
necessità di revisionare gli standard che si erano oramai dimostrati obsoleti.

Grazie al presidente del CSEN Prof. Francesco Proietti e al Dott. Nunzio
Lopizzo, Responsabile nazionale settore olistico CSEN (area certificazioni e
Normative), il 20 maggio 2017 è stato redatto un nuovo documento di riferimento
in Italia per l’introduzione dei nuovi standard 250 PLUS avvenuata il 1 Settembre 2017.

Siamo orgogliosi delle nostre innovazioni e del risultato ottenuto in quanto la revisione e implementazione ha spinto immediatamente Yoga Alliance (USA) a revisionare, a loro volta, i propri standard esattamente nella stessa data (1 Settembre 2017) dell’implementazione in Italia. Per una organizzazione, essere da modello e stimolo per le altre, è un punto di immensa soddisfazione e orgoglio.

D: Nel mondo Yoga c’è molta confusione riguardo le varie associazioni Alliance
nel mondo; potrebbe chiarire le differenze e spiegare il perché ne esitono
così tante?

R: La struttura internazionale delle Yoga Alliance nel mondo è particolarmente estesa e  articolata. La prima Yoga Alliance venne creata nel 1999 negli Stati Uniti per servire esclusivamente il mercato delle iscrizioni di insegnanti dello yoga locali e per l’accreditamento di scuole di formazione negli USA. Tra il 2002 e il 2013, sono state create altre “Yoga Alliance” indipendenti quali Canada, UK/Professionals e il nostro Gruppo che a sua volta comprende Yoga Alliance Australia, Italia, International, Singapore, Nuova Zelanda, Sud Africa e Cina e molto presto Korea e Russia. Tutte le
Yoga Alliance del nostro gruppo, sono ampiamente riconosciute nel mondo dai professionisti dello Yoga, dalle scuole di riferimento, dai datori di
lavoro e dalle compagnie di assicurazione.

È importante sottolineare che, fin dalla sua fondazione, Yoga Alliance (USA) non ha sviluppato la rete di servizi che ci si aspetterebbe dopo la raccolta di milioni di dollari. Era naturale che in un clima d’insoddisfazione generale le altre organizzazioni Yoga Alliance abbiano deciso di colmare i disservizi partendo proprio dalla necessità di elevare gli Standard Professionali dei corsi di formazione tanto a livello locale che Internazionale.

Gli standard proposti da Yoga Alliance (USA), come già detto, andavano cambiati radicalmente e il nostro gruppo di Yoga Alliance se ne è fatto carico.

D: La vostra certificazione è valida in tutto il mondo e consente d’insegnare in ogni paese. In cosa si differisce rispetto ad altre certificazioni?

R: La nostra certificazione è valida in tutto il mondo in quanto il nostro gruppo di Yoga Alliance durante il corso degli anni ha collaborato con varie istituzioni governative sponsorizzando e supportando eventi Yoga molto prestigisi come, ad esempio, il
World Yoga Summit (2016) a Beijing, il primo Ignite Yoga Summit (2017) a Sydney (Australia) e l’International Yoga Festival in Rishikesh (2018) e la sua edizione successiva che si terrà nel 2019. Queste presenze attive sono utili non solo per consolidare la posizione e acquisire credibilità e rispettabilità a livello mondiale, ma anche per tutti i soci che la nostre organizzazioni rappresentano sia in Italia che all’estero. Infatti, siamo orgogliosissimi di essere gli unici invitati a tali eventi come riconoscimento del lavoro svolto per elevare gli standard professionali dei
corsi di formazione yoga.

D: La Virgin ha recentemente adottato il nostro standard 250 plus. Come siete
arrivati a questo risultato? 

R: Questione di Karma probabilmente…Il nostro Presidente ha vissuto a Londra
per oltre 15 anni, ed è stata la prima insegnante della Virgin Active a condurre
classi Yoga! Siamo onorati di annoverare tra i nostri soci la “Virgin Active Academy School of Yoga” con sede a Milano, la prima e sola Virgin Active al mondo in grado di offrire corsi di formazione per insegnanti. Il loro contributo alla divulgazione
dei nuovi standard 250 PLUS è importantissimo e cogliamo questa occasione
per ringraziare pubblicamente il Dott. Luca Valotta, Presidente e Direttore
Generale di Virgin Active Italia, e il suo team di insegnanti Yoga, per avere introdotto
la formazione Yoga nel loro centro. Speriamo che altri Centri Virgin Active Internazionali seguano il loro esempio.

D: Lo Yogi Yoga College Cinese certifica con il vostro standard 250 PLUS e 1500
ore oltre 500 insegnanti al mese. Non pensate che il numero crescente ’insegnanti possa influire negativamente sulla qualità della pratica? In America sono usciti molti libri che mettono in guardia dai rischi della pratica yoga…

R: I politici Americani e le grandi “corporates” assumono atteggiamenti plateali per attirare, con ogni mezzo a disposizione, l’attenzione mondiale. Essere il “Numero Uno” in tutto e per tutto, è l’obiettivo finale, ad ogni costo.

Yoga Alliance (USA), applica lo stesso criterio e dichiara di avere un portfolio di circa 80,000 soci (anche se gli addetti ai lavori sono a conoscenza di numeri ben diversi) e non perde ’occasione di sminuire il lavoro delle controparti… Con una situazione
di questo genere non c’è da stupirsi se la comunità yoga internazionale sia insoddisfatta. La realtà però è un’altra.

Sebbene sia innegabile che esistano libri americani che mettono in guardia sui rischi che corrono i praticanti Yoga, ce ne sono molti di più che spiegano dettagliatamente i benefici, e questi ultimi sono supportati da prove scientifiche e ricerche nel campo medicale condotte da illustri docenti di medicina e specialmente di psicologia.

Dal nostro punto di vista non è la quantità di ore che un individuo dedica allo studio e alla pratica di qualsiasi professione, ma bensì la qualità dei corsi che segue e l’esperienza dell’educatore.

La nostra scuola Yogi Yoga College Cinese è il più grande provider di corsi di  ormazione in Cina con una struttura così imponente da essere addirittura quotata in borsa (unica realtà nel mondo). Se consideriamo la popolazione complessiva della
Cina (oltre 1.386 miliardi di persone nel 2017), possiamo equiparare 500 insegnanti al mese a circa 50 di una scuola di successo nel mercato Europeo, Indiano o Americano! C’è ancora molto spazio…

Sotto sinistra: Presidente del CSEN Prof. Francesco Proietti e CEO Yoga Alliance durante l’incontro a Roma 16 Ottobre 2018.

A drestra: Prof. Francesco Proietti, delegati Yoga Alliance ,Nunzio Lopizzo, Segretario CSEN Dott. Tommaso D’Aprile

Prof. Francesco Proietti e Presidente Yoga Alliance   

Vivere lo Yoga Copertina Dicembre 2018

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